mercoledì 31 dicembre 2014
ORESTE...IL NOSTRO TAVOLO DELLE FESTE E IL PANETTONE GASTRONOMICO DI APECUCIRINA
Ciao a tutti,
oggi niente ricette ma due chiacchiere.
Si! .. quelle due chiacchiere leggere, allegre, che fai proprio volentieri, che ti fanno così bene... e che ti lasciano una bella energia ed un bel sorriso.
Dovete sapere che in casetta nostra...Oreste....dall' 8 dicembre si allunga e diventa il tavolo delle feste.
Resta sempre pronto, con tanto di tovaglia, fino al 6 gennaio ...poi con l'arrivo della Epifania, che come dice il proverbio tutte le feste se le porta via.... anche Oreste torna di dimensioni normali.
Ve lo mostriamo in due versioni:
Vigilia di Natale...di rosso vestito,
con mini-lavagnetta segnaposto....per scrivere cose belle durante l'anno, l'immancabile panino a forma di stella di natale e 4 "grissoni" che incorniciano in modo geometrico il centrotavola.
Il centrotavola è un mini presepio creato all'interno di una boccia di vetro, con terra, muschio per il paesaggio e corteccia per la capanna. C'è un gran fermento intorno alla capanna ....i pastori accorrono insieme alle loro pecore, il venditore di mele con la sua gerla si inginocchia e si toglie il cappello, c'è una donna che porta un otre d'acqua.....tutte le statuine sono piccolissime (alt.2 cm.) e riescono a stare in piedi grazie ad un spillino che abbiamo fissato alla base e inserito nella terra.
E' una piccola magia vero?
Un'altra piccola magia è il panettone gastronomico di Apecucirina
Per la cena della vigilia farcito di "magro",accompagnato da crostini al salmone e stelline di pasta brisè ripiene con olive
per il pranzo di Natale farcito con salumi vari, accompagnato da coroncine di pasta sfoglia al sesamo e ciambelline di pasta brisè con pomodoro secco all'olio di oliva.
Una delizia per gli occhi e per il palato!
Ne abbiamo parlato qui panettone-gastronomico.
Per il pranzo di Natale, Oreste, il tavolo delle feste, si è di "shabby" vestito
il segnaposto "shabby-cuoricioso" portafortuna è stato cucito da apecucirina
e il centrotavola è da gustare: petali di pere caramellate con chicchi di melograno e sbriciolata di pistacchi.
E domani 1° gennaio, Oreste come si vestirà?
Ancora non lo sappiamo ...per ora i nostri auguri più belli per uno splendido fine anno!!
Un bacio dalle 4 apine
p.s. la cassetta fuori finestra che apre questo post, è stata preparata all'inizio di dicembre in occasione di un mercatino di apecucirina....vi mostremo prestissimo le fotografie!
lunedì 22 dicembre 2014
BAULETTO DI PANCARRE' PER UN BUFFET SPECIALE
"Un bauletto di pancarrè? Ma dentro cosa c'è?" chiedono incuriositi alcuni invitati.
"Tramezzini , in questo caso semplici, ma puoi farcirli con tutto quello che vuoi, adesso ti racconto...".risponde apecucirina divertita.
Questo bauletto è stato il protagonista giocoso e "buono" del buffet che ha preparato per salutare colleghi e amici prima del cambio vita....(??) la pensione!
E' un'idea semplice se vogliamo, ma il risultato è davvero divertente e di grande condivisione.
Abbiamo ordinato presso il nostro panificio il pancarrè e lo abbiamo lasciato riposare un giorno prima di tagliarlo Questo "riposo" facilita l'operazione del taglio e il risultato è migliore.
Prendere un coltello per il pane e tagliare i tre lati del coperchio, il quarto lato deve rimanere intero perchè avrà il compito di chiuderlo e aprirlo.
A questo punto, per poter estrarre il pancarrè senza crosta, dobbiamo tagliare la base e tagliare, in verticale i quattro lati.
E' in realtà più difficile da spiegare che da fare!
Il risultato è questo!
Abbiamo ottenuto un contenitore vuoto di crosta che verrà riempito con piccoli quadrotti di pancarrè farciti.
e quattro o sei strisce di pancarrè senza crosta (dipende dall'altezza che si vuole lasciare)
Nel nostro caso la farcitura è volutamente semplice (il menù del buffet prevedeva diverse preparazioni):
robiola lavorata con parmigiano reggiano grattugiato, grattatina di noce moscata e prosciutto cotto.
Abbiamo tagliato le nostre strisce farcite al prosciutto cotto in tanti quadrotti e
le abbiamo messe all'interno del nostro bauletto, ricomponendolo...ma pronto
per essere decorato, ammirato e
gustato!!!
A Parma può mancare il salame?
In questo caso un salame gentile di 3 Kg....
speciale!!
Questo era il centro-tavola....anche lui giocherellone!!
Un bacio dalle 4 apine
domenica 14 dicembre 2014
QUANTI MODI DI FARE E RIFARE LA TORTA DI MIELE E FRUTTA SECCA
Oggi è la seconda DOMENICA DEL MESE e alle ore 9 abbiamo il nostro appuntamento preferito con Anna-cuochina-Ornella dei quantimodidifareerifare e con tutte le cuochine ...
eccole...
troppo belle!!!
sono in una splendida versione natalizia..........
tutte pronte per andare nella cucina di Donatella del blog L'ingrediente perduto
per rifare una buonissima ricetta tipica delle feste natalizie che la sua nonna preparava e che regala, oltre alla bontà, anche un "meraviglioso bouquet di profumi e colori"
Toc..Toc...
Ciao Donatella, ma sai che la tua ricetta ci è piaciuta così tanto che abbiamo fatto solo piccole varianti: lo zucchero di canna, non abbiamo messo i candidi, il liquore utilizzato il Cointreau e utilizzato una teglietta con mono-porzioni...tutto qui per il resto abbiamo fatto un copia-incolla o quasi.
questi gli ingredienti e il procedimento di Donatella (in rosa)
- Mandorle non pelate 125 gr.
- noci già pulite 1 bicchiere (notate l'unità di misura) circa 100 gr.
- canditi 100 gr. ( in genere uso arancio e cedro...ma mettete quelli che preferite) (non
- miele millefiori 250 gr.
- zucchero semolato 150 gr.( tenete da parte 2 cucchiai che polverizzerete per poi mettere sopra, oppure usate zucchero a velo)
- la buccia ed il succo di 1 limone
- liquore all'arancio 1 cucchiaio
- chiodi di garofano 2, che vanno polverizzati
- lievito chimico 1/2 bustina
- farina 00 250 gr.
- cannella 1 stecca che corrisponde a circa 1 cucchiaino raso di cannella macinata
Procedimento:
in una ciotola mettere la frutta secca , se volete potete anche tritarla grossolanamente, i canditi, lo zucchero, la buccia del limone con il suo succo,il liquore e le spezie macinate ( chiodi di garofano e cannella).
In un pentolino fate riscadare il miele, appena arriva a bollore lo versate nella ciotola con gli altri ingredienti, mescolate bene...
e poi unite la farina setacciata con il lievito.
Imburrate bene bene una teglia
(noi abbiamo utilizzato una teglietta con mono porzioni e messo dei dischetti di carta forno)
e mettete in forno preriscaldato a 170° per 20 min. circa.
Aspettate che si raffreddi prima di toglierlo dalla teglia.
Come vedete dalla foto, deve assumere un bel colorito ....ora va spolverato abbondantemente di zucchero a velo....meglio bucaneve ..... è uno zucchero a velo trattato in un certo modo che lo rende impermeabile e quindi non viene assorbito dai dolci che restano così belli e innevati a lungo
Se volete fare lo zucchero bucaneve qui trovate la ricetta dettagliata.
Il suggerimento di Donatella per lo zucchero a velo ci ha dato l'idea di prepararlo in diversi colori e
fare a tutte le cuochine i nostri auguri colorati!!!
La nostra cartolina auguri
finalmente ...si vola in Giappone
Quando?
11 gennaio 2015 Onigiri di Anna
blog: C'è di mezzo il mare
BUON ANNO A TUTTI E UN BACIO DALLE 4 APINE
blog: C'è di mezzo il mare
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martedì 9 dicembre 2014
TORTA DELLE TRE TAZZE?? MA DAI... DIMMI TORTA SBRISOLONA CHE CAPISCO!!
Apeingegnera dice a Apegastronoma:
"Lo sai che tradizionalmente veniva anche chiamata “torta delle tre tazze”, perchè le quantità dei tre ingredienti principali, farina bianca, farina gialla e zucchero venivano misurati in tre tazze della stessa capienza....e lo sai che nel nostro blogghino fiorellino non l'abbiamo ancora postata?"
Grande e divertita risata di Apegastronoma che risponde:
"Mai dai!! Dimmi Torta Sbrisolona che capisco ....e capiscono tutti è famosissima!
E' un dolce originario della città di Mantova, in Lombardia, e talmente conosciuta anche all’estero che il Comune di Mantova ha avviato le pratiche per il riconoscimento del marchio di Denominazione di Origine Controllata (D.O.P.)
La puoi chiamare anche... sbrisulòna, sbrisolìna, sbrisulùsa o sbrisulàda...
Il nome deriva dal sostantivo brìsa, che in mantovano vuol dire briciola
L'UFFIIII di Apeingegnera è coperto dal rumore del robot che ha iniziato a tritare le mandorle
Biglietto della spesa
- 200 g di mandorle(150 gr. pelate e 50 gr. non pelate)
- 200 g di farina di mais fioretto
- 200 g di farina bianca per dolci tipo 00
- 200 g di zucchero di canna
- 100 g di burro e 100 gr. di strutto (oppure 200 gr. di burro)
- 2 tuorli d'uovo
- la buccia di mezzo limone grattugiata e relativo succo
- 1 bustina di vanillina
- 1 bicchierino di liquore per dolci (noi oggi il Cointreau)
- zucchero a velo q.b. per spolverare
Tritare in modo grossolano le mandorle, tenendone da parte una manciatina per la decorazione, e aggiungerle al burro e strutto ammorbiditi
Aggiungere la farina di mais
aggiungere la farina bianca "00, la bustina di vanillina, la scorza e succo del mezzo limone
impastare o meglio sbriciolare
aggiungere lo zucchero di canna tenendone da parte 50 gr., il bicchierino di Cointreau e sbriciolare
aggiungere i due tuorli e sbriciolare
In una teglia rotonda (30 cm. diametro) imburrata o coperta da carta da forno SBRICIOLARE il composto senza schiacciarlo facendolo cadere a pioggia.
Completare decorando con le mandorle intere e lo zucchero tenuto a parte.
Fare cuocere in forno preriscaldato a 170° per 45 minuti o fino a quando sarà ben dorata.
La sbrisolona di Mantova non va tagliata con il coltello, la tradizione vuole che si rompa con un pugno al centro.
Che bontà!
Un bacio dalle 4 apine
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