lunedì 30 aprile 2012
COMPOSTA DI FRAGOLE CON NIDINO DOLCE DI RICOTTA
"Siamo in zona se ci siete passiamo a salutarvi e facciamo due chiacchiere nel vostro mitico cortile. Baci"
Abbiamo risposto al SMS ricevuto con un grande "SI!... vi aspettiamo".
Sono due care amiche che non vediamo da tempo e siamo molto contente della loro visita.
Ma...S.O.S....non abbiamo pronto niente di buono da offrire e arrivano fra mezz'ora!!!
Ci vuole un'idea VELOCE e se possibile CARINA e soprattutto con le cose che abbiamo in casa.
Apriamo il frigorifero in cerca di un' idea.
La ricotta non manca mai ....OK eccola.....e adesso?
Fragole....Sìììììì.. ci sono le abbiamo comperate proprio oggi e prendiamo dallo scaffale il libro "la cucina facile di SUOR GERMANA (omaggio Mulino Bianco Barilla del 1994 con i punti).
Il titolo originale era "La cucina per chi ha fretta" e nell'introduzione Suor Germana scrive ".....chi è gioioso, sorridente, E' inventivo, creativo, contagioso..e..non si perde d'animo per una cena da preparare in tutta fretta"....e allora ?!?..abbiamo tutto possiamo cominciare!!
Questa ricettina è pronta in 10 minuti ed è facilissima.
La composta si prepara versando sulle fragole fredde uno sciroppo bollente ...e si può servire calda, tiepida.(anche ghiacciata) guarnendola con panna, crema pasticcera, biscottini, gelato o, come nel nostro caso, un "nidino dolce di ricotta" e due pavesini.
250 gr di ricotta
zucchero a velo quanto serve
500 gr di fragole
150 gr di zucchero
1 arancia
1 bicchierino di alchermes (o marsala)
1 stecca di cannella
biscotti pavesini a piacere
foglie menta a piacere
L'abbiamo preparata così:
In una casseruola versare lo zucchero e un bicchiere d'acqua e accendere il fuoco. Aggiungere la cannella e due scorzette d'arancia non trattate. Dopo un paio di minuti di bollore, aggiungere il succo dell'arancia e l'alchermes: gli donerà la sfumatura rosata che volevamo, ma si può utilizzare anche il marsala per chi vuole.
Mentre lo sciroppo è in preparazione, mettere la ricotta in una ciotola, aggiungere una piccola quantità di alchermes, lo zucchero a velo (quantità a gusto più o meno dolce)e lavorarla con i rebbi di una forchetta: si ottiena una cremina rosata. Riporre in frigorifero.
Lavare e mondare le fragole, tagliarle a metà (o in tre o quattro pezzi) e metterle in un piatto grande, versare lo sciroppo pronto e bollente sulle fragole fredde, eliminando la cannella e le due scorzette d'arancia.
Servire in piattini mono porzioni o ciotoline.
Noi, come si vede dalle foto, abbiamo creato, tasca da pasticciere (sac à poche), un nidino dolce di ricotta, accompagnato da due pavesini e decorato con foglie di menta.
Eccole..sono arrivate le nostre amiche ... ma prima di andare a salutarle vi volevamo presentare la principessa del nostro cortile la MIMMI gatta libera e cacciatrice
Un bacio dalle 4 apine
mercoledì 25 aprile 2012
CIAMBELLA ROSA DI RISO ...CON PISELLINI E PROSCIUTTO COTTO
Un tuffo negli anni "70.....
...allora il.."cercala con Google" non c'era ancora e oltre alle riviste di cucina c'era il "poi... mi dai la ricetta?" che, veniva scritta per bene su un foglietto di carta oppure ti accontentavi, pur di averla, di una spiegazione orale, veloce e ad "occhio"(senza le dosi precise).
Questo stampo è stato acquistato e da sempre utilizzato per la ricetta di oggi.
La signora che gestiva, allora, il negozio di casalinghi, dove è stato acquistato, era un'ottima cuoca e nel suo negozio potevi trovare le novità per la casa e la cucina, ma trovavi soprattutto "la dritta" per realizzare una ricetta diversa, non troppo complicata, di sicuro effetto nella presentazione e trovavi soprattutto la gioia di condividerla con te e spiegartela con generosità.
"Basta imburrare bene lo stampo, foderarlo con il prosciutto cotto,
cuocere il riso condirlo a piacere, riempire lo stampo con cura e con altrettanta cura rovesciarlo su un piatto rotondo grande,
fare una corona di pisellini al burro e mettere un sugo a piacere, nel buco dello stampo...vedrete ...vi faranno l'applauso".
E' STATO SUBITO AMORE!
Negli anni abbiamo variato la ricetta molte volte: tagliatelle anzichè riso, il sugo è diventato di funghi, di ragù, di spezzatino-ino-ino...cosa non abbiamo mai cambiato?
Lo stampo foderato con il cotto e la corona di piselli!
Biglietto della spesa per questa preparazione:
800 gr. riso
250 gr. prosciutto cotto affettato
2 fette un po' alte di prosciutto cotto per fare i quadrotti
busta pisellini surgelati (500 gr.)
2 robiola
200 ml.panna fresca
formaggio parmigiano reggiano grattugiato quanto serve
burro quanto serve per imburrare lo stampo
sale quanto serve
Semplicemente:
Imburrare lo stampo e foderarlo con le fette di prosciutto cotto.
Questa operazione va fatta con cura e pazienza.
Tagliare a quadrotti le fette alte di cotto le metteremo nei piselli, nel sugo e una piccola parte ci servirà per decorare.
Preparare in un pentolino il sugo da mettere nel buco della ciambella:
fare sciogliere nella panna una robiola, 2/3 manciate generose di parmigiano e
aggiungere una manciata di quadrotti di cotto
Mettere in un tegame un poco di burro, una cipollina tagliata a metà (alla fine va tolta),
far cuocere i pisellini, salare, aggiungere i quadrotti di cotto e farli insaporire
qualche minuto.
A questo punto c'è solo da cuocere il riso in acqua salata, condirlo con l'altra robiola, parmigiano reggiano, piselli e cotto , mantecarlo bene e ...con calma riempire lo stampo.
Il burro con il calore del riso si scioglie e il cotto si attacca al riso.
Battere un poco lo stampo e dopo un paio di minuti, appoggiare il piatto da portata sullo stampo e capovolgerlo....non toglietolo subito, ma verificate con calma che il cotto si sia staccato tutto...è più difficile da scrivere che da fare!!!
E adesso facciamo la corona di piselli e cotto intorno alla nostra ciambella rosa di riso e mettiamo il sugo nel buco della ciambella completando con 2/3 cucchiaiate di piselli e alcuni quadrotti di cotto.
Andiamo a tavola .....
SQUISITO!!!!!
Un bacio dalle 4 apine
martedì 24 aprile 2012
SALE PROFUMATO
Ma cosa succede in cucina??
Non vogliamo origliare, ma è impossibile non sentire la forte discussione fra i rametti di rosmarino e l'aglio.
"Guarda che io sono il preferito dalle apine" dice, il rametto di rosmarino contornato dai suoi fiorellini azzurri,.. "e quindi devo essere io a profumare il sale che verrà messo in un bel vasetto, utilizzato da segnaposto e regalato agli amici delle apine che vengono a cena sabato sera.
"Uffa, uffa è sempre la solita storia..io faccio....io sono.... è vero tu porti tanti messaggi positivi..." risponde l'aglio al rosmarino però difficilmente ti usano senza di me!
E' vero o no che prendono un mio spicchio e ci infilano un rametto di rosmarino e fanno "profumare" l'olio in un tegame, o in una padella? E poi guarda quando fanno le patate fritte....7/8..anche 10 spicchi di aglio e ... di rosmarino?!!..solo qualche rametto.
Il sale grosso, comodamente seduto nel suo bel vaso di vetro trasparente guardava e ascoltava divertito la discussione, sicuro che LUI ci sarebbe stato. Conosceva bene il nome che gli avevano attribuito nei tempi antichi: ORO BIANCO (e questo la diceva lunga), le strade costruite con il suo nome "le vie del sale"... e di essere portafortuna da sempre.
"Ma scusate rosmarino e aglio", interviene in modo educato ma fermo nella discussione la salvia.."lo sapete vero che io sono la pianta aromatica, forse più famosa che si conosca? Sono considerata la primadonna della cucina, proprio perchè sono conosciuta ed usata in tutto il mondo per il mio aroma e fin dai tempi più antichi!..il mio nome deriva dal latino "salvus=sano, salvo" o "salus=salute" e non dico altro. Sono certa che le apine metteranno me nel sale da regalare".
Facciamo per aprire la porta quando.... il pepe interviene e con un tono di voce alto e saccente dice al rosmarino, all'aglio, alla salvia: "Ma voi navigate? Conoscete Wikipedia?" Sapete cosa scrive di me Wikipedia?...
Il pepe nero è una delle spezie più comuni normalmente utilizzate in cucina sin dai tempi antichi, anzi, il pepe nero è da sempre considerato il re delle spezie e il 90% della sua produzione è impiegata nel settore alimentare.
" Quindi, Signori, è certo andrò io nel sale.."
Secondo me, dice il ginepro, con tono saggio e tranquillo le apine ci metteranno tutti insieme nel sale.
Le ho sentite ieri, quando parlavano di noi ed erano entusiaste di preparare il loro sale profumato e regalarlo perchè sono convinte che ognuno di noi da solo è ottimo, ma insieme siamo una VERA MAGIA!
Apriamo la porta della cucina ed è tutto tranquillo, silenzioso le erbe aromatiche che abbiamo lavato si sono asciugate e sono pronte per essere macinate insieme al sale per fare il nostro sale profumato INSOSTITUIBILE.
Lo usiamo per quasi tutto: carni in genere, pesce, sughi, patate, minestrone ecc.
1 Kg. sale grosso
1 manciata di foglie rosmarino e fiori
1 manciata di salvia
10/12 spicchi di aglio
20 bacche di pepe
20 bacche di ginepro
Mettiamo il tutto nel mixer e tritiamo finchè si ottiene un risultato come dalla foto
Il profumo che si crea in cucina è stupendo!
Si fa asciugare e si conserva in vasetti di vetro fuori frigorifero. Questa è la base che è una specie di salamoia bolognese, ma si possono aggiungere anche altre spezie a piacere.
Con questa storia e "ricetta" partecipiamo con gioia al contest di Sandra del blog Indovina chi viene a cena?”
Un bacio dalle 4 apine
martedì 17 aprile 2012
UOVA .... ASPARAGI...CON FIORELLINI DI ROSMARINO
Ma sarà bello il fiorellino azzurro di rosmarino??
Per noi è una...poesia
Api d'oro
cercavano il miele.
Dove starà il miele?
È nell'azzurro
di un fiorellino,
sopra un bocciolo
di rosmarino.
(Federico Garcia Lorca)
... e ci piace talmente tanto che abbiamo voluto chiamare il nostro blogghino proprio "comeunfiorellinodirosmarino" e noi ... api....anche loro innamoratissime di questi fiorellini.
I cespugli di rosmarino, che rimangono sempre verdi anche durante l'inverno, sono diventati, con l'arrivo della primavera, azzurri "carichi" di fiori.
Ed è così che raccogliendo i rametti di rosmarino con il loro meraviglioso profumo pungente e balsamico, in questo periodo, si possono utilizzare in cucina anche i fiorellini.
Questi rametti messi in una ciotola si trasformano in un profumato centrotavola, legati con un nastrino o un filo di spago, diventano dei gioiosi segnaposto: nel linguaggio dei fiori significa "sono felice di vederti"
Oggi, un classico... UOVA.. ASPARAGI CON...FIORELLINI DI ROSMARINO
biglietto della spesa:
4 uova
1 robiola
1 mazzo di asparagi
1 pugno di fiori di rosmarino
1 rametto rosmarino e aglio
olio evo, quanto serve
sale, pepe, quanto serve
Pronti via..
semplice e veloce questa ricettina
Facciamo bollire, in acqua salata, le 4 uova per 10 minuti , le raffreddiamo (per velocizzare questa operazione le mettiamo sotto l’acqua fredda per qualche minuto).
Sgusciamo le uova sode, le tagliamo a metà e togliamo il tuorlo che tritiamo a coltello. Una parte lo mettiamo in una ciotolina con la robiola e una parte ci servirà per comporre il piatto.
Prepariamo gli asparagi:
Togliamo con un pelapate la parte filamentosa ed eliminiamo con un coltello la parte dura e legnosa degli asparagi, li laviamo e ne tagliamo la punta lasciando una lunghezza di 6/7 cm. il resto lo facciamo a tocchetti. Prendiamo una padella, mettiamo un filo d'olio evo, profumiamo con un rametto di rosmarino infilato in uno spicchio di aglio, e poi spadelliamo i nostri asparagi per 7/10 minuti: devono essere cotti ma restare croccanti.
Amalgamiamo bene con una forchetta il trito dei tuorli con la robiola, aggiungiamo i tocchetti di asparagi e infine i fiorellini di rosmarino. Aggiustare di sale e di pepe secondo il gusto.
Con il ripieno preparato riempiamo le barchette-albumi, facciamo piovere sulla crema i fiorelli di rosmarino,
mettiamo con cura 2/3 punte di asparagi su ogni barchetta e impiattiamo.
Noi abbiamo fatto una base "mimosa" di tuorlo, al centro abbiamo messo le nostre barchette e creato una raggiera con gli asparagi rimasti e pioggia di fiorellini di rosmarino.
Con questa ricetta partecipiamo con gioia al contest “Un anno in cucina con Cuocopersonale” del blog cuocopersonaleblog
Per il mese di Aprile gli ingredienti sono
Asparagi (selvatici e/o coltivati);
Germogli di luppolo (dalle mie parti chiamati brustangoli o bruscandoli);
Silene vulgaris (chiamata anche carletti, schioppettini, strigoli,sciopit, Taccole, Uova, Maiale, Gamberi, Ricciola, Pesce San Pietro, Robiola, Caprino,
Fragole.
Noi abbiamo utilizzato uova - asparagi - robiola.
Un bacio dalle 4 apine
domenica 15 aprile 2012
FIORI DI ZUCCHINE RIPIENI
Nel fare la spesa per preparare il pranzo di Pasqua (eravamo in dieci a tavola) abbiamo visto i fiori di zucchine.
E' stato subito amore!
Gialli, primaverili, allegri, adatti a preparare un antipasto vegetariano al posto dei classici salumi e in un "battito di ciglia" abbiamo cambiato il biglietto della spesa....e ci siamo anche fatte prendere dal "tocco creativo"!!!?
Ma andiamo con ordine: biglietto della spesa per 10 persone
40 fiori di zucchine
250 gr. ricotta
1 vasetto gr.250 pesto ligure senza aglio
4 patate grosse
20 pomodori ciliegino
10 olive nere denocciolate
5/6 carote
olio evo quanto serve
In una ciotola abbiamo amalgamato la ricotta con il pesto genovese. Abbiamo preferito usare il pesto in vasetto, di buona qualità, perchè non abbiamo ancora il basilico pronto per farlo in casa e non abbiamo aggiunto altro perchè era già saporito e profumato.
Questo ripieno ci è servito per farcire i fiori, e a comporre il nostro "PIATTO PRIMAVERA".
I fiori di zucchine li abbiamo aperti delicatamente, asportato il pistillo, troncato il gambo, lavati delicatamente e fatti asciugare su un canovaccio di cotone.
Li abbiamo farciti , arrotolati delicatamente chiudendoli uno a uno.
Al momento di impiattare li abbiamo fatti rosolare, circa 2/3 minuti per parte in una padella a fuoco medio con un filo d'olio evo.
E adesso componiamo il PIATTO PRIMAVERA.. abbiamo messo a far compagnia a 4 fiori di zucchine.. due vasetti fioriti e due coccinelle porta-fortuna .....e un giro di olio evo.
come fare i vasetti??
Semplice ..semplice.. fare dei tocchetti di carote già raschiate di 3/4 cm., dare una forma, con un coltellino, di un vaso di terracotta, svuotare l'interno, riempire con il ripieno di ricotta e, in questo caso, tagliare striscioline di fiore di zucchina e appoggiarli sulla ricotta che farà da collante.
Si possono fare con tante altre cose, ad esempio striscioline di pomodorino, erba cipollina a filini, con i fiorellini di rosmarino (inutile dirlo i nostri preferiti!!! ecc.). Sono colorati, croccanti e gustosi!
e le coccinelle???
ancora più semplice...
lessare le patate a fette e una volta fredde spalmarle con il nostro ripieno.
Abbiamo ottenuto due pratini: nel primo mettiamo mezzo pomodino ciliegino svuotato dai semi, facciamo la testina della coccinella con la parte arrotondata dell'oliva nera e sempre con l'oliva facciamo i puntini che appoggiamo sul "guscio" della coccinella. Nel secondo pratino facciamo, con la metà del pomodoro tagliato ancora a metà, la coccinella volante scostando le due fettine di pomodoro!!
I nostri PIATTI PRIMAVERA sono pronti... tutti a tavola!!
Un bacio dalle 4 apine
Con questa ricetta partecipiamo con gioia al contest Trasformiano la ricotta dei blog
fiordirosmarino e lacuocadentro
mercoledì 11 aprile 2012
LA TORTA DEL VESCOVO
Ecco la torta del vescovo!!
Bella vero in questa versione primaverile?
Questa l'ha preparata e decorata, per il giorno di Pasqua, la nostra nonna Adele.
E' una ricetta che fa da moltissimi anni e, a sua memoria, viene chiamata torta del vescovo per il bellissimo color porpora che questa torta, quando si taglia, mostra!
"Guardate che è l'alchermes che la fa diventare di questo colore e adesso vi prendo l'articolo della "Gazzetta" E' IDENTICA alla mia ricetta" spiega la nonna Adele alle due apine più giovani: apegastronoma e apeingegnera.
Spieghiamo che la gazzetta (GAZZETTA DI PARMA) è il giornale locale e questa ricetta è stata pubblicata il giorno 5 novembre 2011 qui
biglietto della spesa:
gr. 150 zucchero
gr. 150 burro
gr. 300 farina
1 uovo
1 limone
metà cucchiaio di lievito
marmellata di prugne
alchermes
gr. 100 cioccolato fondente
un pochino di panna
Preparazione:
La prima cosa da fare è sciogliere il burro, lasciarlo intiepidire.
Prendere una ciotola dove vanno messi la farina, lo zucchero, lievito, uovo, buccia grattugiata del limone non trattato, unire il burro fuso e impastare.
Dividere l'impasto in due parti e stenderli con il matterello.
Con il primo foderare una tortiera di cm. 26 con sotto la cartaforno e spalmare tutto il disco con abbondante marmellata.
Ricoprire e chiudere con cura con il secondo disco.
Cuocere per 40 minuti in forno a 180° e lasciare raffreddare la torta.
A questo punto, con i rebbi di una forchetta, punzecchiare fitto fitto tutta la superficie superiore della torta e inzuppare ABBONDANTEMENTE con l'alchermes (deve risultare decisamente rossa) e lasciare riposare un giorno.
Sciogliere a bagnomaria il cioccolato con un po' di panna e versarlo in modo uniforme ed abbondante sulla torta. Usare una spatola e lasciare che il cioccolato cada ai lati della torta.
Nonna Adele dice che va tagliata e mangiata il giorno dopo
e, quando lei era giovane, era tradizione prepararla il giorno della sagra.
Un bacio dalle 4 apine
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