mercoledì 29 gennaio 2014

MELE E PERE COTTE AL FORNO ....IN COPPA ....CON POLVERE DI MANDORLE PRALINATE



Oggi nella nostra cucina....mele e pere cotte, in tutta la casa un profumo meraviglioso di chiodi di garofano e anice stellato e ...dolci ricordi.
Certo per chi non ama, neanche in fotografia, la mela o la pera cotta e la associa alla frutta cotta che ti danno in ospedale ...questo post non è certamente invitante, ma può, insieme a chi piace la frutta cotta, vedere come l'abbiamo preparata e forse considerarla... in fondo.. in fondo un ottimo dessert!   


Sono quei cibi che ti riportano all'infanzia e ti fanno ricordare la tua nonna quando li preparava per te e usava sempre la stessa teglia di alluminio dove, dopo aver lavato per bene le mele,  le sistemava con cura, aggiungeva 7/8 chiodi di garofano e anice stellato, due o tre cucchiai di miele sciolto in un bicchiere di acqua e vino bianco e metteva il tutto in forno caldo a 180° finchè erano cotte.


Raccoglieva il sugo sul fondo della teglia e con un cucchiaino lo faceva colare sulle mele per alcune volte,  le rimetteva in forno ancora 5 minuti e si potevano mangiare tiepide ma anche fredde.


Stesso procedimento per le pere


Le abbiamo preparate proprio così e le abbiamo servite in


una coppa con un poco di sugo alla base e spolverizzate con le nostre mandorle-pralinate tritate molto finemente con il robot l



SQUISITISSIME!!


Un dessert facile e profumato che a casetta nostra piace moltissimo.
Un bacio dalle 4 apine

venerdì 24 gennaio 2014

PASTA ALLA ...FINTAMENTE..... CARBONARA..... SIMPATICAMENTE


Se qualcuno pensa..
Uffi apine ...questi titoli!!
Avete proprio ragione...ma questa pasta è molto simpatica e anche fintamente carbonara.
Si poteva chiamare solo così.
Vi vogliamo raccontare come è andata.
Una sfrecciante apeingegnera (sta andando a lezione ed è in ritardo) dice all'apegastronoma che, con molta cura e precisione, sta preparando il biglietto per andare a fare la spesa:
"Prendi 1 etto di pancetta a fette e una zucca che facciamo la carbonara?!"
"Guarda, risponde apegastronoma, stupita che nella carbonara la zucca non c'è e il guanciale è a cubetti!"
"Fidati"  risponde con grande convinzione apeingegnera già fuori dalla porta.
  

500 gr. pasta Pennoni Napoletani
100 gr. pancetta
1 kg.circa zucca cotta al forno
100 gr.parmigiano-reggiano grattugiato
olio evo - sale - pepe quanto serve

Pulire la zucca e cuocerla.
Eliminare i semi e i filamenti raschiando l’interno con un coltellino. Tagliarla a pezzi senza togliere la buccia, (più i pezzi sono piccoli più è veloce la cottura) metterli in una teglia, ricoperta da carta forno, con la polpa verso l'alto. Cuocere in forno caldo a 200° per 50 – 60 minuti ...comunque fino a quando la polpa non si sarà ammorbidita.


Fare cuocere la pasta in abbondante acqua salata. Intanto togliere la buccia alla zucca e frullarla nel mixer con un 1 o 2 mestoli di acqua di cottura e 3/4 cucchiai di olio evo.
Tagliare a quadratini le fette di pancetta, avendo cura di lasciarne alcune per la decorazione, e farli saltare in un tegame antiaderente per alcuni minuti, aggiungere la crema di zucca e fare insaporire, pepare e


aggiungere, appena pronta la pasta e farla mantecare per bene


 con parmigiano-reggiano grattugiato


........in modo generoso



Eccola la pasta fintamente carbonara della nostra apeingegnera ...pronta per essere impiattata e....


decorata con le fettine di pancetta croccante.
Come le abbiamo preparate?
Abbiamo saltato le fettine di pancetta in una padella fino ad ottenere un bel colore abbrustolito e poi le abbiamo fatte asciugare sulla carta da cucina.
 

Il commento di apegastronoma ?? SQUISITA!!!!!
Un bacio dalle 4 apine

domenica 19 gennaio 2014

TORTA SUSANNA...DI VERDE VESTITA


Torta Susanna?
Sempre "troppo buona" intendiamoci, ma quella di oggi l'abbiamo vestita di verde..una delizia per gli occhi e per il palato.



Vi raccontiamo perchè l'abbiamo preparata in questa versione e del come ci siamo divertite a farlo.
Ormai, purtroppo, sono rarissimi i negozi di alimentari dove, oltre agli acquisti, trovi uno scambio personale, un parere sui prodotti, un suggerimento per nuove ricette...insomma fai due chiacchiere.
Apecucirina, facendo la spesa al Conad Campus della nostra città, dove andiamo abitualmente, fermandosi al banco del pane e dei dolci dove cercava "qualcosa" al gusto di menta, ha trovato tutto questo.
E' stato proprio parlando con Francesca, che tra micche, filoncini, pizze, dolci vari serve con gentilezza e competenza i clienti, che le ha regalato la ricetta della sua torta Susanna con l'aggiunta dello sciroppo di menta nella crema.
E secondo voi quando apecucirina è tornata e ci ha raccontato l'accaduto che cosa hanno fatto le apine?


Ingredienti per la pasta
  • 250 gr di farina
  • 100 gr di burro freddo
  • 100 gr di zucchero
  • 1 tuorlo
  • 1 uovo intero
  • ½  bustina di lievito 
  • 1 bustina vanillina
Crema:

  • 400 gr di ricotta
  • 4 tuorli
  • 150 gr di zucchero
  • 50 gr di burro fuso
  • 1/2 bicchiere circa di sciroppo alla menta
 Copertura:

  • 200 gr di cioccolato fondente tagliato a pezzetti e latte quanto serve

    La base
    Preparare la frolla amalgamando velocemente tutti gli ingredienti e usando il burro freddo tagliato a pezzettini. Formare una palla di pasta frolla, metterla in un sacchetto per alimenti e farla riposare in frigorifero almeno 1 ora.

    Ripieno
    Preparare la crema montando con le fruste elettriche le uova,  lo zucchero e vanillina


    aggiungere la ricotta ben scolata ed il burro fuso (non caldo) continuando a mescolare fino ad ottenere una crema omogenea.


    aggiungere lo sciroppo alla menta...



    assaggiare e se si vuole più aromatizzato e più VERDE.... aggiungere ancora sciroppo!!
    Riprendere dal frigorifero la pasta frolla  e stenderla in una tortiera imburrata ed infarinata o come abbiamo fatto noi, foderata con carta forno lasciando i bordi alti per contenere il ripieno.
    Versare il ripieno sulla pasta frolla, Ripiegare i bordi e infornare. 



Cuocere in forno caldo a 180° per 35/40 minuti, la frolla deve essere dorata e il ripieno al centro dà l'idea di essere tremolante ma non liquido e toglierla dalla teglia tiepida.


Copertura
Sciogliere il cioccolato fondente a pezzi con 2/3 cucchiai di latte e distenderlo con un pennello da dolci sulla torta e metterla in frigorifero.


 Ed ecco la nostra torta Susanna di verde vestita, l'abbiamo tolta dal frigorifero un 10/15 minuti prima di servirla ...fresca è molto buona e

la prepariamo abitualmente il giorno prima perchè in questo modo la crema di ricotta assume una consistenza perfetta e un ...Grazie a Francesca per l'ottimo suggerimento!
Un bacio dalle 4 apine

giovedì 16 gennaio 2014

LE SCARPETTE DI SANT'ILARIO....IL PATRONO DI PARMA

Ma saranno belle?
Sono le scarpette di S..Ilario e la cosa ancora più bella?
Ci sono state regalate.
Barbara, una cara amica delle apine le ha preparate e decorate, come vuole la tradizione qui a Parma, per la giornata del Patrono e ha pensato a noi portandocele in dono.
Grazie Barbara, sei stata bravissima:  sono molto buone e belle.
Dobbiamo confessare anche che le scarpette erano tre..ma la gola è stata più veloce della macchina fotografica e della terza vedete solo il tacco perchè la punta .... era buonissima.


Il 13 gennaio - S. Ilario  è una giornata speciale per la nostra città.
www.santilario2014.comune.parma.it/celebrazioni-santilario
Tante sono le iniziative: al mattino la messa presso l'Oratorio di S.Ilario e  la celebrazione solenne in Duomo nel pomeriggio.
Le premiazioni da parte dell’amministrazione comunale del premio Sant’Ilario e delle civiche benemerenze presso l’Auditorium Paganini che consistono nell' assegnazione ogni anno fino ad un massimo di 5 medaglie d’oro e 7 attestati di benemerenza. I Segni di Benemerenza possono essere: Medaglia d’oro, Attestato di Civica Benemerenza e Sigillo della città di Parma (previsto solo in casi eccezionali).
E...Musei Civici aperti con ingresso gratuito, consegna dei guanti bianchi, consegna scarpetta d'oro per lo sport..ecc.



e poi le "scarpette di S.Ilario da gustare!
Si tratta di semplici biscotti di pasta frolla (ognuno, come nella migliore tradizione, ha la propria ricetta)
tagliati a forma di scarponcino basso o meglio dire "polachen" utilizzando l'apposito stampo o seguendo  una mascherina in cartoncino, sono decorate con glassa, cioccolato bianco o fondente e codette di zucchero colorate. Vi possiamo assicurare che la fantasia non manca!
Perchè le scarpette?



Narra la leggenda: in un inverno gelido e nevoso Sant'Ilario passò per Parma, dopo un lungo e faticoso cammino, con ai piedi un paio di scarpe vecchie e sciupate, ormai da buttare. Un calzolaio, impietositosi, gli fece dono di un paio di scarpe nuove. Il giorno seguente l'artigiano, entrando nella sua bottega, con sorpresa trovò al posto della scarpa regalata a Ilario, un paio di scarpette d'oro.





Barbara, in questa scarpetta ha fatto dei lunghi lacci incrociati di cioccolato e tanto di borchie argentate!!


e in questa c'è già un po' di aria primaverile!


Ancora una curiosità, prima di salutarvi....con la ricetta delle scarpette si fanno anche alberelli e comete per Natale, per Pasqua colombe e campane, mascherine per Carnevale e nel periodo della ricorrenza dei defunti le Ossa....ecco perchè trovate nella ricetta sotto il riferimento!!

 Un bacio dalle 4 apine

domenica 12 gennaio 2014

GATTO' CON SALMONE AFFUMICATO ...DI CASETTA NOSTRA DOPO LE FESTE


Gateau di patate? Gatò di patate? Gattò di patate?
Si è sempre "LUI" fatto con patate lessate e schiacciate, farcito con formaggi e salumi e come tutte le ricette famose realizzato in mille modi diversi.
A noi piace chiamarlo in italiano: Gattò e svuotando il frigo-delle-feste abbiamo utilizzato della fontina e leerdammer affettati utilizzati per la  torta-di-carciofi- preparata per Capodanno e il salmone affumicato rimasto dopo avere preparato la vigllia di Natale il panettone-gastronomico.
Possiamo dire che è squisito?
SI!!  Vi raccontiamo come lo abbiamo preparato.


  • 1 kg di patate vecchie a pasta bianca
  • 50 g di burro per la purea, per imburrare la teglia e qualche fiocchetto sempre per la teglia
  • 1 uovo
  • 150 g. di salmone affumicato
  • 200 g.  mix di fontina e leerdammer a fette 
  • 50-100 g di parmigiano-reggiano grattugiato
  • semi di sesamo 3 cucchiai
  • pangrattato quanto ne serve
  • noce moscata - sale - pepe

Dopo avere preparato tutti gli ingredienti, gli utensili necessari fate lessare le patate.


Imburrate una pirofila da forno e schiacciate, ancora calde le patate.
Aggiungete il burro e lavoratele bene con un cucchiaio di legno


Aggiungete il parmigiano-reggiano grattugiato, un uovo


sale, pepe, noce moscata grattata e mescolate con cura.
Assaggiate e ...aggiustate se è necessario!


Stendete nella pirofila imburrata uno strato del composto ottenuto



le fette di fontina e leerdammer,



il salmone affumicato a fette,



coprite con il composto rimasto creando un secondo strato e cospargetelo di parmigiano reggiano grattugiato


e con il pane grattugiato e semi di sesamo fatti tostare in padella antiaderente qualche minuto.
Distribuite sulla superficie fiocchetti di burro.


Infornate in forno già caldo a 180° per 30 minuti e 10 minuti a 200°


Questi sono i piattini portati in tavola e se avete come noi...una  


"apeingegnera" che deve correre all'Università per seguire una lezione ed è in ritardo...questo è il gattò da asporto!
Un bacio dalle 4 apine