mercoledì 8 febbraio 2012

LA RICETTA DEL CUORE






Questa è una ricetta che abbiamo già postato il 6 Novembre 2011, ma ci piaceva molto partecipare al contest "La ricetta del cuore"

del Blog "Tina in cucina"

e così abbiamo pensato di ripubblicarla.
La torta fritta di Parma E' la prima delle nostre ricette del cuore.
E' la ricetta che ha, per noi, primavera - estate - autunno - inverno
il sapore di casa.
Abbiamo scritto qualche giorno fa ...sul post delle fettuccine dolci

....... ci sono degli ingredienti speciali che compongono il sapore di casa e che non si possono né indicare né comperare sono i pensieri, i sogni, i ricordi, le emozioni, l'amore, le parole: "ecco ...so che ti piace tanto", le mani di chi ci ha preparato la nostra ricetta speciale.

Allora ... grazie a Nonna Martina


LA TORTA FRITTA DI PARMA...DI NONNA MARTINA


In un articolo della Gazzetta di Parma di qualche tempo fa si leggeva:
"Dicono che la più amata dai parmigiani è la torta fritta.Questo per dire che dalle nostre parti la torta fritta ha il profumo delle cose buone di una volta e vuol dire ...festa..amicizia...stare insieme.
Un cibo povero che diventa ricco ed irresistibile se viene accoppiato ai nostri salumi stagionati con sapienza e accompagnata da una fresca e profumatissima malvasia".


E come per tutti i cibi molto amati ci sono moltissime ricette. Ogni rezdora ha inserito quei piccoli segreti o magie che rendono la "sua torta fritta" la più buona: come succede per gli anolini".
Per noi la torta fritta ha davvero tutti questi significati: è la ricetta del cuore.
La magia che noi, oggi, mettiamo nella nostra ricetta è quella di nonna Martina: lei non metteva lievito e ne era molto molto orgogliosa.
Spesso, anche divertita, perchè molte persone non le credevano.



Abbiamo voluto inserire questa pagina del libro "D'orgoglio e di fatica" Mestieri a Varano Melegari dal 1900 al 1972, che la PRO LOCO VARANO DE' MELEGARI ha pubblicato due anni fa, perchè viene citata la "locanda" della nonna Martina e anche la sua torta fritta.
Nella didascalia della foto è indicata la data di apertura: 7 novembre 1961.
Sono passati 50 anni esatti!
La nonna Martina, nata nel 1907, non c'è più e anche la locanda è stata chiusa moltissimi anni fa.
Oggi è con gioia che faremo la torta fritta di Nonna Martina cercando di spiegarla proprio con le sue parole.

"Allora cocca, prima di tutto devi chiudere porte e finestre non ci devono essere spifferi d'aria quando impasti e tiri la torta. Questo lo devi fare sempre estate - inverno, in pieno dicembre come in pieno agosto. Solo facendo così, quando friggerai, la torta si gonfierà SENZA BISOGNO DI LIEVITO. Devi impastare con il latte e acqua caldi, fino a che resisti con le mani e quando friggi lo strutto o l'olio deve essere bollente ..guarda fumante!"

INGREDIENTI:
1 kG. farina
4 cucchiai di olio evo
20 gr di sale
250 ml. di latte
250 ml. di acqua
devono essere caldissimi finchè resiste la mano
2 lt. olio di mais per friggere

Ci prepariamo il nostro tagliere e posizioniamo la macchina per tirare la pasta.

PORTE E FINESTRE RIGOROSAMENTE CHIUSE. E' VIETATO APRIRE LE PORTE MENTRE SI IMPASTA

Noi per impastare usiamo, inizialmente, una ciotola grande.
Farina, sale, olio e ...piano piano latte-acqua che deve essere caldissimo.
Si lavora bene e si mette a riposare in un sacchetto per alimenti.


Quanto?.. dipende dal vostro tempo... mezz'ora minimo, vanno benissimo anche due ore.



Prepariamo, intanto, il tegame per friggere. Noi, oggi usiamo olio di mais.
Nonna Martina la friggeva nello strutto bianco e profumatissimo.
Oggi è molto difficile trovarlo con quelle caratteristiche per cui friggiamo con l'olio.
Parola d'ordine: BOLLENTE l'olio deve essere bollente.
Prepariamo anche un vassoio di cartone e diversi tovaglioli di stoffa, che serviranno a coprire i vari pezzi tirarti di torta, pronti da friggere.

BISOGNA DI NUOVO CHIUDERE PORTE E FINESTRE MENTRE TIRIAMO LA PASTA.




Semplice vero? Prima si fanno dei pezzetti alti 2 cm. circa, si appiattiscono bene con le mani, si passano così una sola volta con la macchina e si ottiene uno spessore di qualche millimetro. Si mettono sul vassoio uno accanto all'altro e si coprono con i tovaglioli di stoffa. Si continua così strato su strato fino alla fine.

ADESSO SI APRONO PORTE E FINESTRE E SI PUO' FRIGGERE!




Si friggono prima da un lato e poi dall'altro, da pezzi piatti e pallidi diventano gonfi e dorati.
Si tolgono con un mestolo forato e si mettono a scolare su carta da cucina per poi trasferirli nella ciotola che andrà portata in tavola.

TUTTI A TAVOLA, DEVE ESSERE MANGIATA CALDA!
Naturalmente chi frigge deve continuare a friggere.
Andrà a tavola per ultimo, ma gratificato dai "com'è buona" ..."è speciale" ...



8 commenti:

  1. Bellissimo post e ricetta davvero preziosa nella sua semplicità. Complimenti!

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  2. 1 - 2 -3 - 4 baci Babi
    Sono per i meritatissimi traguardi raggiunti!!
    Abbiamo appena visto le mezzelune di grano saraceno...stupende!
    Grazie di essere passata e a presto
    le 4 apine

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  3. Da noi si chiama "gnocco fritto" ed è una specialità se mangiato caldo con dentro del buon salume!! buona giornata

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  4. ciao e buona giornata anche a te modna50.
    Grazie di essere passato/a dalla nostra cucina e siamo proprio d'accordo con te: appena fritta e con del buon salume è una specialità!!
    Passeremo a salutarti.
    A presto le 4 apine

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  5. Ciao 4 apine, ve lo avevo promesso sul mio blog ed eccomi qui. Quando c'è da mangiare ci sono sempre, ma per imparare qualcosa di nuovo. A me piace cucinare ed è vero che mia moglie ne approfitta un po', ma cosa volete, quando si ama, si ama. Parlo sia di mia moglie che della cucina. Un amichevolissimo saluto.
    PS-Mi sono messo tra i follower.

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  6. ciao Elio,
    grazie di essere qui ... e ti possiamo offrire un caffè?!
    Sei stato proprio di parola...ritorneremo a leggere il tuo post su Mestre, abbiamo letto velocemente per problemi di tempo.
    A presto le 4 apine

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  7. Ciao apine! E' una ricetta del cuore davvero speciale, i vostri bellissimi ricordi della Nonna Martina mi hanno fatto tornare in mente tanti momenti nella cucina della mia nonna, i suoi consigli quando preparava una semplice frittata... Bellissimo post :) Buona domenica Liz

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  8. ciao Liz,
    siamo felici di leggerti e di averti fatto ricordare momenti preziosi!
    Te lo "dobbiamo riscrivere" i bacini (dolci) della tua mamma sono ...poesia!
    Invitiamo, chi lo desidera, a passare dal tuo blog e vedere il tuo post.
    A presto e buona domenica anche a te.
    Le 4 apine

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