mercoledì 29 maggio 2013

SEMPRE PER ORTOAMOREMIO...PEPERONCINO PICCANTO



Ciao a tutti,
se vi è piaciuto l'orto creativo, oggi, potete leggere cosa coltiva lo sposo di apecucirina sul balcone: PEPERONCINO PICCANTO!
Questa è la seconda esperienza che abbiamo presentato alla Fiera Agricola di Varano Melegari nella sezione ORTOAMOREMIO raccontaci il tuo orto.   
Ne abbiamo presentate 4 e nei prossimi post vi faremo conoscere l'Orto Don Abbondio del nostro Zio Ughetto e il nostro grande amore:  l'orto Gigi.
La nostra ricetta semplice-semplice per preparare i peperoncini piccanti ripieni la trovate in questo post  peperoncini piccanti

Un bacio dalle 4 apine con l'augurio di una lettura "piccante" e divertente !!!

COLTIVARE PEPERONCINO “PICCANTO “ SUL BALCONE

Perchè ho coltivato ...coltivo ...e coltiverò peperoncini piccanti sul mio balcone?
Non ci sono motivazioni particolari, non ci sono risposte a bisogni celati.
Perchè lo faccio?
Non c’è, almeno nel mio caso, una sola risposta: ce ne sono diverse!

C’è il desiderio di riuscire a produrre da solo quella polvere impalpabile che trafigge il palato,


oppure preparare una bella bottiglia di olio piccante, tale e quale, questo è il problema, a quello che la sera precedente ho gustato in pizzeria.


C'è la certezza, di come i peperoncini con i loro colori così brillanti e le forme così diverse rallegrano e colorano i pochi e stretti mq del mio balcone.



C’è la voglia di curare qualcosa che cresce....




…. vedere il seme disteso mutarsi in un delicato e piccolo germoglio, così forte da alzarsi ed iniziare il suo cammino verso la luce. Stupirmi della forza della pianta, a volte inarrestabile, tant’è che occorre cimarla, potarla per controllare quel vigore che spara i rami da tutte le parti.
E..non manca, chiacchierando con gli amici, una sana vanità e un forte entusiasmo quando racconto di come sono diventate belle e cariche le piantine di peperoncino e di come è allegro il mio balcone.



E per finire, mentre accudisco queste piantine, i miei pensieri, liberi, mi donano i ricordi belli del passato: una persona cara, un momento felice e i sentimenti diventano tangibili.



Tutto questo mi stimola a continuare a coltivare peperoncino sul balcone...anzi a superare quello che ho fatto l’anno prima.
E’ così mi ritrovo a comperare i semi in internet per avere delle specie particolari


studio soluzioni per disporre le piante, quella dei frutti rossi, accanto ai gialli,...... i frutti tondi, stanno meglio vicino ai frutti a mazzetto, ….....quelli lunghi dove? …...Forse sarebbe meglio quelli viola in quell’angolo!?

Cerco la soluzione migliore per far germogliare i semi nel più breve tempo possibile, non volendo più lasciare al caso e al tempo la nascita della piantina.

E così navigo in rete per avere idee, per scoprire metodi.
Pian pianino conosco e apprendo nozioni...i trucchi !
E poi via... si parte!!


Il bello è riuscire nell'impresa con i mezzi a disposizione senza andare a cercarne altri. Così, una piccola scatola trovata in garage, custode di viti e dadi non utilizzata da tempo, si trasforma in un box magico . Lo scottex umido che riveste il fondo è la brutta copia della zolla di terra. Poi il calore e l'umidità faranno il resto. Lì in quella scatola il germoglio cercherà la luce
( almeno questa è la speranza !!!).

Nel salutarvi e ringraziarvi vi lascio la mia ricetta:


passione, piacere, determinazione, sacrifico, il tutto “condito”
da un pizzico di peperoncinoamoremio



martedì 21 maggio 2013

ORTO CREATIVO DI APECUCIRINA



Come promesso postiamo il primo dei nostri racconti che abbiamo presentato alla mostra
ORTOAMOREMIO raccontaci il tuo orto che la Proloco di Varano Melegari ha organizzato nei giorni dal 28 aprile al 1 Maggio.
Ci siamo divertite moltissimo e avremo modo di raccontarvi le cose belle che abbiamo visto...
OGGI.....    ORTO CREATIVO DI APECUCIRINA
Un bacio dalle 4 apine 

                                                  OOOOOOOOOOOOO

EVVIVA UNA MOSTRA CHE RACCONTA L'ORTO!!

Sono rimasta così “intrigata” dalla locandina e dal messaggio di “ORTOAMOREMIO” raccontaci il tuo orto che ho letto immediatamente e con grande attenzione i tipi di orto di cui si poteva portare la propria esperienza: orto domestico, decorativo, biologico, di montagna, di città ….insomma l'orto creativo, il mio, non era nell'elenco ed è per questo che ho deciso comunque di raccontarvelo perchè cucire è un po' come “coltivare” e con il piacere di festeggiare l'orto a tavola!

 
 
La ricerca e la scelta delle stoffe ... delle “stoffe giuste” si possono paragonare alla preparazione del terreno: indispensabile per ottenere un buon risultato...

 
 
Per il progetto cercavo stoffe con disegni dei vari ortaggi: carciofi, piselli, pomodori, melanzane ecc., ma anche stoffe grezze che mi ricordassero il terreno dove seminare e far crescere le mie specialità.....
....e poi ho “seminato”
L'incanto che un seme messo nella terra riesce a dare lo ho accostato al taglio ed ai relativi abbinamenti delle stoffe immaginando un buon “raccolto.
 

 

La cura, la crescita delle piantine nell'orto.
Questa è la fase dove l'orto ti “meraviglia”!
Le piantine si trasformano velocemente e ogni giorno le vedi crescere, i fiori si trasformano in “bottoncini” che diventano ogni giorno più grandi per mostrarsi in tutto il loro splendore.
 

e anche nel mio orto si fa OH!!
Ho tagliato i vari ortaggi e li ho “trapiantati” sulla tela grezza e poi ho cucito, fatto orli e rifinito “bordure” e.... finalmente il raccolto.

Che gioia!

Il tuo cesto, il platò o il tuo vecchio secchio si riempiono del rosso dei pomodorini, del viola delle melanzane del verde delle zucchine e del giallo dei fiori di zucchina da friggere ne vogliamo parlare?
Bene anche nel mio orto si raccoglie!!!

La tela grezza è diventata una borsina con applicati al centro, in questo caso carote con ciuffo e aglio, un bordino con un nastrino con fiorellini e i manici con il tessuto con tutti i prodotti dell'orto 

 
borsine con grappoli di pomodorino ciliegino, carciofi,

 

 

melanzane, verze, pomodori, piselli nel loro bacello....
 
e dopo la preparazione del terreno, della semina, della crescita e la raccolta .....finalmente la condivisione dell' orto a tavola …si fa festa con e ai prodotti meravigliosamente buoni e belli pronti per essere gustati ed ammirati.
Ecco la tovaglietta con un mix di ortaggi che aspetta con gioia il suo ospite

 

altre con carciofi, melanzane sono pronte per “mettersi” a tavola anche loro
  e al centro della tavola si farà ammirare un runner con tutti i prodotti del mio orto.

  
Cosa preparo per i miei ospiti?

 
Ecco pronto il pinzimonio per la cena di questa sera.
Allegro, divertente, colorato e anche un po' scherzoso!
Si!!.... perchè i rapanelli sono diventati dei piccoli fiori,  per la precisione delle roselline,  il peperone un cesto giallo che le contiene,  i finocchi  a sottili spicchi... delle calle (beh con un po' di fantasia!)
 Il sedano, le carote e le zucchine sono diventati dei croccanti bastoncini colorati.
Gli stecconi da spiedino sono diventati il gambo dei fiori ...ed un prezioso utensile per intingere la verdura nella salsina.
Ma la salsina ....dov'è?

 

Ma è in questa arancia- salsiera con tanto di pomello a bocciolo di rapanello e manico di sedano!
 
Aprendola eccola la salsina..... maionese all'arancia........ 

 
pronta per accogliere le verdure che, con lei, diventeranno ancora più gustose.
 
Sto già pensando cosa preparare per il prossimo invito


 
 

e come apparecchiare la mia tavola, ma questa è un'altra storia e ne parliamo la prossima volta! 

 

Come si chiama il mio orto?


 
Sono felice di dirvelo: tanti nomi cuciti insieme
OSCAR OLIVER ZOE - ADONE - RAMON - CIP E CIOP - YOGHI E BUBU - YABBA-DABBA-DOO
perchè “cucire” un orto è una grande gioia!
Buon orto a tutti!
                                                    apecucirina

martedì 14 maggio 2013

RAGGI DI SOLE DI ...POLENTA


Nella nostra cucina c'era voglia di sole, di raggi di sole pieni di luce e di calore.
In questo periodo però il sole si è visto poco, fra un temporale e l'altro,  fra un nuvolone e l'altro oppure sole e pioggia insieme.
Ci siamo organizzate e questa volta abbiamo preparato appositamente la polenta per farne il giorno dopo dei raggi di sole, dorati e croccanti, da servire con una cremina di formaggio ,  a "fiammifero" con una fettina di fiocco di prosciutto avvolta sulla punta o legati insieme a piccola fascina con un filo della nostra erba cipollina fiorita in questi giorni.


La polenta l'abbiamo preparata così:
pentola antiaderente con 2 litri d'acqua e con un cucchiaio raso di sale grosso messa su fuoco vivo e portata a bollore, 1 cucchiaio di olio evo e 500 gr. di farina gialla fatta scendere un po' alla volta, lentamente e con cura per evitare grumi usando una frustina di acciaio.
Fatto questo iniziamo a mescolare con il mestolo di legno sempre nello stesso verso cercando di miscelare bene il tutto e la facciamo cuocere per circa 1 oretta.
La polenta più cuoce più è buona!
Quasi pronta, una decina di minuti prima di spegnere abbiamo aggiunto un panetto da 150 gr. di stracchino e sempre mescolando l'abbiamo fatto sciogliere.
Per questa ricetta ci serviva una polenta abbastanza compatta e, fatta raffreddare in una pirofila rettangolare, il giorno dopo ne abbiamo fatto tanti bastoncini


eccoli i nostri raggi di sole....


sorridenti e  pronti per essere messi in forno caldo a 190/200° per 10/15 minuti


e diventare così....
Squisiti!


Per la cremina di formaggio abbiamo, semplicemente, grattugiato 100 gr. di parmigiano reggiano, lo abbiamo messo in una ciotola e bagnato con 2/3 cucchiai di vino bianco, amalgamato bene e aggiunto un paio di cucchiai di olio evo e 150 gr. di ricotta. Abbiamo tagliato con la forbice dei cilindretti di erba cipollina fresca ed aggiunti alla crema. Si può utilizzare, eventualmente, anche il rosmarino.


Questi raggi di sole li abbiamo serviti come antipasto e li abbiamo portati in tavola in tre modi:


con fettine di fiocco di prosciutto in questo caso, ma utilizziamo spesso anche la fettina di speck


con cremina di formaggio


e per chi ama semplicemente la polenta:  fascinetta legata con un filo di erba cipollina.
Un bacio dalle 4 apine

lunedì 6 maggio 2013

Quanti modi di fare e rifare la Bughàtsa dolce da Salonicco


Ciao a tutti  il 6 aprile scorso, nel salutarci  la cuochina di
quantimodidifareerifare.

ci ha detto
Il 6 maggio partiremo nuovamente per l'estero, 
saremo nella bellissima Grecia e più precisamente a Salonicco
da Marina che ci insegnerà a fare la sua

                                                  °**********************************


E allora eccoci qui, pronte
con  Anna   cedimezzoilmare
con Ornella   ilgiardinodeisaporiedeicolori
e con  tutte le amiche che partecipano ogni mese a questa gioiosa iniziativa nella cucina di Marina.
Drin....Drin..
Siamo arrivate a Salonicco e stiamo suonando il campanello del  illaboratoriodimmskg.
Sììì!! il blog bellissimo di Marina si chiama proprio così e oltre ad essere in due lingue, ricco di ricette bellissime è anche ricco di notizie storiche sui piatti tradizionali o la provenienza dei vari prodotti utilizzati per esempio il pomodoro, come colorare le uova di pasqua con coloranti naturali ecc. ecc. tutto descritto con grande competenza ed entusiasmo.
Brava Marina!
Siamo felici di essere qui e di rifare la  Bughàtsa dolce da Salonicco
Adesso ti raccontiamo come abbiamo rifatto questo dolce squisito tipico della tua terra e servito per la prima colazione.
Come ci hai ben spiegato è composto da pasta sfoglia e ripieno, in questo caso, da crema dolce.   

Ingredienti:
pasta sfoglia già pronta

per la crema
500 ml di latte
125 gr. di semolino
250 gr di ricotta
150 gr di zucchero a velo
1 fiala di fiori d'arancia
cannella in polvere 1 cucchiaino 


Abbiamo fatto scaldare il latte, non a bollore, aggiunto a pioggia il semolino e con una frusta abbiamo lavorato velocemente il tutto per evitare la formazione di grumi.
Il semolino è pronto quando si stacca dalle pareti, servono circa 5 minuti.


In una ciotola a parte abbiamo lavorato la ricotta con lo zucchero, aggiunto il semolino ancora caldo e mescolato con la frusta per ottenere un composto omogeneo e senza grumi. Abbiamo aggiunto la fiala di fior d'arancia e la cannella in polvere, mescolato con cura e lasciato raffreddare.



Abbiamo fatto, con una rotella dentellata, dei quadrati 15x15 di pasta sfoglia e li abbiamo messi in una teglia per mini porzioni


Abbiamo messo al centro un generoso cucchiaino di crema di semolino ed abbiamo chiuso con cura i lati ottenendo dei graziosi quadrotti di bughatsa.




Li abbiamo fatti cuocere in forno a 180° per 15-20 minuti ed abbiamo immaginato di portarli per un pic-nic, in una bella giornata di sole, seduti su un prato fiorito, ma in questo periodo giornate da gita se ne sono viste poche, così...ci siamo accontentate dei piatti fioriti!!

Grazie a Marina per questa ricetta speciale e  il mese prossimo dove andiamo con la nostra cuochina??

nella cucina di Antonella del blog  saporiinconcerto

6 giugno: Canederli verdi

Un bacio a tutti dalle 4 apine