mercoledì 30 gennaio 2013

C'ERA UNA VOLTA LA CENERENTOLA POLENTA CHE CON STRACCHINO E SALAMINO SI TRASFORMO' IN UNA BUONISSIMA PRINCIPESSA


RICICLO?
Siiiiiii, ma con un "abito" così bello e buono da preparare la polenta sempre così.
Vi raccontiamo la favola che la nostra cucina ha vissuto
C'era una volta... una pirofila di polenta, bella come il sole, ma messa, e non riusciva a capirne il perchè, in frigorifero.
Era una piccola e sottile parte di una polenta preparata alcuni giorni prima per una cena e accompagnata in tavola da un elegante e profumatissimo brasato. La  bella e cremosa polenta portata in tavola si era presa un sacco di complimenti e non era più tornata in cucina, lasciando triste e molto delusa quella nella pirofila convinta che sarebbe andata anche lei a salutare gli ospiti e a farsi ammirare. Come se non bastasse, a fine serata, era stata coperta da una pellicola trasparente e senza neanche una parola messa in frigorifero.
Le ore passavano e i pensieri della nostra polenta non erano per niente allegri.
Finalmente, un paio di giorni dopo, due mani gentili, quelle di apegastronoma,  presero la pirofila, tolsero la pellicola e l'apina con voce dolce  disse: "Adesso ti faccio diventare una vera principessa altro che Cenerentola".


Prese due tagliabiscotti e fece nella polenta tanti dischetti festonati e tanti fiorellini.
L'idea era di fare un ripieno con cui vestire la "cenerentola polenta".
Senza pesare nulla, andando ad occhio, prese dello stracchino lo mise in una ciotola e lo mescolò con la pasta di un salamino.


Spalmò il composto ottenuto sui dischetti di polenta


mise a mò di cappellino quello a forma di fiorellino, li pose in una teglia foderata con la carta forno e li passò in forno per 20-25 minuti a 180°.


L'apina era sempre più euforica perchè adesso sapeva come completare la sua magia.
In una casseruola mise l'ultimo panetto di stracchino, un poco di latte dove sciolse alcuni pistilli di zafferano, del parmigiano reggiano grattugiato ed iniziò a mescolare: voleva una bella crema liscia e di un bel colore giallo.


E fu così che i dischetti di polenta appena usciti dal forno croccanti e profumatissimi, furono messi, dall'apina, su un sole di crema allo stracchino, spolverizzati con petali di fiori essicati ,  fiorellini di polenta e portati in tavola dove ricevettero tanti complimenti
 

perchè erano talmente belli e talmente buoni che sembravano una ...favola!!
Un bacio dalle 4 apine

mercoledì 23 gennaio 2013

CREMA DI ZUCCA CON ...FAI DA TE


Oggi abbiamo preparato una crema di zucca che è tanto "buonissima" quanto facilissima da fare e bisogna anche dire che è anche un po' giocherellona.
Vi raccontiamo prima come si fa e poi con chi vuole essere accompagnata a tavola!
Gli ingredienti, li potete vedere nella foto, sono: zucca Delica, scarola, finocchi, sale profumato con aglio e rosmarino.


Non abbiamo messo la quantità degli ingredienti perchè siamo andate ad occhio e a gusto. Si può ottenere una preparazione più o meno solida mettendo più o meno acqua in rapporto alla quantità degli ingredienti utilizzati.
Pelate la zucca e fatela a quadrotti. Prendete un tegame antiaderente, mettete un filo d'olio e, a fuoco vivace, spadellate la zucca, salate con il sale grosso aromatizzato con il rosmarino e aglio (potete leggere come preparare il nostro sale-profumato.qui) per circa 10 minuti.
Prendete una casseruola con circa un litro d'acqua, tagliate i due finocchi fatti a spicchi e portate a bollore, aggiungete due belle manciate di scarola pulita e i quadrotti di zucca stufati e fate bollire, a fuoco dolce,  circa 20 minuti.
Aggiungete, se necessario, ancora il sale aromatizzato e lasciate bollire ancora 10 minuti.

Passato il tempo necessario, frullate il tutto con un minipimer o mixer ottenendo così una meravigliosa crema liscia e gialla che potete servire, calda, con parmigiano reggiano grattugiato, un filo d'olio, una spolverata di cannella, delle striscioline di speck croccanti per averle passate in padella e ecc.
La nostra crema di zucca si è innamorata di questi piatti trovati in un mercatino e ha voluto lasciar fare il...fai da te

Ecco a disposizione: erba cipollina, gomasio di sesamo bianco e quadrotti di pane passati in forno con un filo d'olio e sale profumato e resi croccanti  



filo d'olio evo


spolverata di petali di fiori essicati


e con tanto di acquolina in bocca si inizia a gustare questa delizia e a scegliere che gusto aggiungere....
uno alla volta tutti!!  
Un bacio dalle 4 apine

giovedì 17 gennaio 2013

ORTOAMOREMIO


Ma sarà allegra la locandina "ORTOAMOREMIO"?
Viene voglia di prendere il cappello e andare a curare l'orto!
A noi è piaciuta così tanto (ci piacerebbe partecipare con il nostro orto GIGI) che vi raccontiamo con gioia che cosa è "ORTOAMOREMIO"...RACCONTACI IL TUO ORTO.
La Pro loco di Varano Melegari, ha indetto, all'interno della Fiera agricola della Valceno, in programma a Varano Melegari dal 28 aprile al 1 maggio 2013, una Mostra-Concorso con la raccolta di esperienze, progetti e fotografie dedicate interamente all'orto.
Eh! si quando curi un orto ..se non è AMORE che cos'è?
Ecco allora questo filo conduttore che inizia dal nome e ci accompagna per tutta  l'iniziativa, come ben si legge nel regolamento,  fino alla premiazione.

 "Se hai il privilegio di possedere un orto, di averne cura con amore, di godere dei frutti che sa regalarti, sia esso una grande coltivazione o una vasca di terra sul tuo terrazzo di casa, allora noi ti chiediamo di condividere questo piacere con chi come te si sente parte di questo sistema, o con chi non lo conosce ed attraverso la tua esperienza potrà entrare a far parte di questo mondo magico. Ognuno di noi mette del suo nel coltivare il proprio orto, utilizza rimedi antichi, a volte tramandati dalla famiglia, altre volte sperimentati in modo autonomo e consolidati nel tempo; c'è chi guarda le fasi lunari, chi dispone gli ortaggi secondo un criterio logico o illogico, non importa, la cosa vera è che nel nostro orto c'è dentro un po' di noi stessi".

Quello che noi ti chiediamo è di presentarci il tuo orto o una zona del tuo orto che tu prediligi, attraverso fotografie e racconti. Ti invitiamo a raccontarci un tuo piccolo segreto, una tua esperienza che tu vorrai condividere e perchè no, magari confrontare con altri. Noi, nei giorni dedicati alla Fiera Agricola della ValCeno, presenteremo tutti gli orti che ci arriveranno e, premieremo quello che pensiamo possa essere il più significativo, in cui verrà percepita partecipazione di chi lo coltiva, insomma è l'amore per l'orto che noi andremo a ricercare


La partecipazione all'iniziativa "ORTOAMOREMIO"...RACCONTACI IL TUO ORTO è completamente gratuita e se andate sul sito http://www.prolocovarano. potete scaricare il regolamento e la scheda di partecipazione che, per comodità di prima lettura vi abbiamo copiato e incollato alla fine di questo post.
Per chiarimenti potete anche telefonare ai numeri che trovate indicati nella locandina

Vi vogliamo mostrare alcune fotografie dell'edizione della Fiera Agricola del 2012....

tutto il paese partecipa vestendo a festa le facciate delle case.


tanto lavoro ...per tanti..


e tanti lavori per organizzare al meglio la Fiera



Profumo di benessere nel mondo delle erbe


ed in ogni scheda la saggezza contadina



E dopo aver visto con quanto entusiasmo viene preparata questa manifestazione possiamo NON partecipare a "ORTOAMOREMIO ...RACCONTACI IL TUO ORTO" e NON parlare del nostro grande amore GIGI?
La risposta è NO: stiamo già preparando la nostra scheda di partecipazione ed un racconto sull'orto Gigi, dei suoi vezzi,  piccoli segreti e naturalmente in compagnia di qualche fotografia.
PARTECIPATE ANCHE VOI ENTRO IL 31/3/2013??
SIIIII!!!
L'indirizzo postale per mandare il materiale è:
Proloco di Varano de' Melegari, via Martiri della Libertà n. 8  43040 - VARANO MELEGARI (PR)

l'indirizzo di posta elettronica è:
info@prolocovarano.it

Un bacio dalle 4 apine






lunedì 14 gennaio 2013

FAGOTTINI DI VERZA DELL'ORTO DI LUISA E LUCIANO


Ciao a tutti,
avete visto questi fagottini legati o meglio dire infiocchettati uno ad uno preparati per andare tutti nel tegame già pronto con salsina di porro e pomodoro ad accoglierli?
Hanno una bella storia e si sono fatti così belli e si sono fatti fotografare per potervela raccontare.
Hanno il profumo meraviglioso e pieno di nostalgia delle verze ripiene preparate dalle nostre nonne, dalle nostre mamme, ma hanno anche il profumo dei fagottini di verza fatti oggi, seguendo religiosamente la ricetta di casa, ma legati con un filo di porro che li ingentilisce e unisce, quasi abbracciando il passato al presente e con uno sguardo al futuro...magari aggiungendo  nel tempo, un ingrediente nuovo.
Ecco allora  le verze ripiene diventare da piatto povero della nostra tradizione contadina, quasi cenerentole, a fagottini di verza  serviti in tavola anche in occasioni di festa, quasi principesse.     
La verza ci è stata regalata da Luisa e Luciano e


questo è il loro orto fotografato all'inizio del mese di dicembre.
E' un orto felice, curato ed amato e lui, nonostante il periodo invernale ha ancora diversi prodotti da regalare: verze stupende, porri profumatissimi, e broccoli siciliani..di un buono..ma di un buono!


Eccola la verza che ci hanno regalato. Dobbiamo precisare che era molto più grossa.
Questa è la seconda volta che prepariamo questi fagottini di verza. La prima volta non siamo riuscite a fare le foto perchè le abbiamo servite il giorno di Natale ed eravamo molto indaffarate a coccolare i nostri ospiti.
Qualcuno chiede se sono piaciute?
Sono sparite in un lampo, quindi la risposta è SI!!  


biglietto della spesa:
1 verza
1 porro
100 gr. pane grattugiato
100 gr di parmigiano reggiano grattugiato
1 uovo
noce moscata grattugiata
sale, olio evo e pepe quanto serve
2 bicchieri circa di brodo vegetale


Lavare bene le foglie delle verze e le foglie del porro.
Farle sbollentare in abbondante acqua salata per un paio di minuti.
Stenderle ad asciugare su un canovaccio asciutto.
Fare con la punta di un coltello delle striscioline dalle foglie di porro: ci serviranno a legare i fagottini.


Prendere un tegame, mettere un filo di olio evo, fare a rondelline sottili il porro e lasciarlo appassire a fuoco basso 10-15 minuti senza che prenda colore. Aggiungere 2 cucchiai di triplo concentrato di pomodoro e 1 bicchiere di acqua calda. Fare cuocere ancora per 10 minuti.


Preparare intanto il ripieno. Mettere in una ciotola il pane grattugiato, una noce di burro e bagnarlo con brodo vegetale bollente, aggiungere l'uovo intero, il parmigiano grattugiato, salare, pepare, una bella grattata di noce moscata e mescolare il tutto con cura.


Con il ripieno così ottenuto fare con le foglie di verza (dividerle se sono troppo grosse) dei fagottini. La quantità del ripieno per ogni fagottino è come una grossa noce. Legarli, come se fossero dei pacchetti, con le striscioline di porro preparate precedentemente.


Mettere nel tegame con il sugo di porro già pronto tutti i fagottini e farli cuocere coperti per circa 20/25 minuti. Salarli, peparli e se necessario aggiungere un pochino di brodo vegetale nel sughetto.


Che dire? Sentite anche il voi il profumo vero?
Un bacio dalle 4 apine

domenica 6 gennaio 2013

Quanti modi di fare e rifare i Baci di dama


Cari auguri di buon anno alla cuochina
sempre allegra e birichina di quantimodidifareerifare..
a...............................................................
LA NOSTRA CUOCHINA
Anna   cedimezzoilmare
Ornella   ilgiardinodeisaporiedeicolori
e a tutte le amiche che partecipano ogni mese alla bellissima iniziativa ideata da Anna ed Ornella:

RIFARE  la stessa ricetta tutte insieme il giorno 6 alle ore 8.

Oggi è un giorno 6 magico: è L'Epifania e per tradizione la notte tra il 5/6 di gennaio, arriva  nelle case la Befana, che tanto giovane e bella non è, ha le scarpe tutte rotte, ma è una gentilona e porta ai bambini buoni dolci e giochini. Arriva di notte, volando, sulla sua scopa magica e ......magia per magia....oggi con quantimodidifareerifare..iniziamo l'anno 2013 facendo un salto nel passato!!
Andiamo da Artù...sììììì a Casa di Artù nella Contea di Camelot.

Artù ci ha descritto la sua terra così bene che non sarà difficile trovarla...e poi useremo la scopa magica che la Befana ha lasciato nella nostra cucina!

"La Contea di Camelot è terra di confine, è terra di collina, è terra di gente semplice
 qui dove si incontrano le quattro regioni e le relative provincie (Piemonte, Liguria, Lombardia  ed Emilia) con le sue colline un pò nebbiose, saliscendi di strade strette che si snodano come serpenti tra vigne e boschi di querce, noci e carpi e vigneti che si perdono a vista d'occhio e si
bloccano al limitare dei boschi 

TOC..TOC..TOC
Artù non è stato difficile trovarti...abbiamo seguito alla lettera le tue indicazioni... ed il profumo di baci di dama che esce dalla tua cucina.

Baci di dama




Sono squisiti ed hanno conquistato tutti in casa nostra.
Ti raccontiamo come li abbiamo preparati, ricreando, con i diversi VERDI il paesaggio che circonda la tua Casa e facendo un copia-incolla della ricetta di mamma Angela
 



Ingredienti
250 gr di nocciole Piemonte, leggermente tostate (per togliere la pellicina) e sminuzzate finemente (io ho sostituito con farina di mandorle)  abbiamo utilizzato la farina di mandorle anche noi
300 gr di farina bianca
250 gr zucchero semolato
200 gr di burro
cioccolato fondente               
la prima volta che li abbiamo preparati e fotografati,  abbiamo dimezzato gli ingredienti... già rifatti utilizzando la dose intera!!!



Abbiamo impastato in una ciotola tutti gli ingredienti ed ottenuto un bel panetto lo abbiamo coperto con la pellicola e passato in frigorifero un paio d'ore.


E poi, con tanta pazienza, altro magico ingrediente, abbiamo cominciato a prelevare una piccolissima quantità di impasto... e


abbiamo fatto tante palline della dimensione di un pisello, appoggiate su una teglia rivestita con un foglio di carta forno e fatte cuocere  in forno a 140° per circa 15 minuti


Abbiamo preparato palline di altre due misure ...l'ultima e la più grande è quella che vedete in foto: le noci per capire di che dimensioni sono.
Anche queste cotte in forno a 140° per circa 15/20 minuti o..appena risultano dorate.


Volevamo preparare, per la Befana, dei bacini-ini-ini per i bambini della contea di Camelot e questo è il risultato!


Ultimo passaggio: abbiamo tagliato il cioccolato in modo grossolano e fatto sciogliere a bagnomaria, lo abbiamo trasferito in una ciotolina e lasciato riposare finchè è diventato più denso.
Con la punta di un coltello, abbiamo prelevato una piccola quantità di cioccolato e spalmata sulla superficie piatta di una calottina e poi "baciata" con un'altra metà. Ecco perchè si chiamano baci!  


C'è gioia e divertimento oggi nella Contea di Camelot : è la Befana ed i bambini si stanno sfidando al
tiro alla fune...chi vincerà avrà in premio ....


tutti i bacini del piatto!
Cuochina, ci siamo fatte prendere dalla magia anche noi,....dobbiamo tornare a casa!
Grazie Artù : ci siamo innamorate dei tuoi baci di dama e della tua Camelot....così magicamente ospitale.

E il  6 febbraio: Sockerbullar o Pariserbullar
con gioia a casa di Barbara
  blog My Italian Smörgåsbord


Un bacio a tutti dalle 4 apine e...dolcemente buona Befana!!!