domenica 6 novembre 2011
LA TORTA FRITTA DI PARMA ...DI NONNA MARTINA
In un articolo della Gazzetta di Parma di qualche tempo fa si leggeva:
"Dicono che la più amata dai parmigiani è la torta fritta.Questo per dire che dalle nostre parti la torta fritta ha il profumo delle cose buone di una volta e vuol dire ...festa..amicizia...stare insieme.
Un cibo povero che diventa ricco ed irresistibile se viene accoppiato ai nostri salumi stagionati con sapienza e accompagnata da una fresca e profumatissima malvasia".
E come per tutti i cibi molto amati ci sono moltissime ricette. Ogni rezdora ha inserito quei piccoli segreti o magie che rendono la "sua torta fritta" la più buona: come succede per gli anolini".
Per noi la torta fritta ha davvero tutti questi significati: è la ricetta del cuore.
La magia che noi, oggi, mettiamo nella nostra ricetta è quella di nonna Martina: lei non metteva lievito e ne era molto molto orgogliosa.
Spesso, anche divertita, perchè molte persone non le credevano.
Abbiamo voluto inserire questa pagina del libro "D'orgoglio e di fatica" Mestieri a Varano Melegari dal 1900 al 1972, che la PRO LOCO VARANO DE' MELEGARI ha pubblicato due anni fa, perchè viene citata la "locanda" della nonna Martina e anche la sua torta fritta.
Nella didascalia della foto è indicata la data di apertura: 7 novembre 1961.
Sono passati 50 anni esatti!
La nonna Martina, nata nel 1907, non c'è più e anche la locanda è stata chiusa moltissimi anni fa.
Oggi è con gioia che faremo la torta fritta di Nonna Martina cercando di spiegarla proprio con le sue parole.
"Allora cocca, prima di tutto devi chiudere porte e finestre non ci devono essere spifferi d'aria quando impasti e tiri la torta. Questo lo devi fare sempre estate - inverno, in pieno dicembre come in pieno agosto. Solo facendo così, quando friggerai, la torta si gonfierà SENZA BISOGNO DI LIEVITO. Devi impastare con il latte e acqua caldi, fino a che resisti con le mani e quando friggi lo strutto o l'olio deve essere bollente ..guarda fumante!"
INGREDIENTI:
1 kG. farina
4 cucchiai di olio evo
20 gr di sale
250 ml. di latte
250 ml. di acqua
devono essere caldissimi finchè resiste la mano
2 lt. olio di mais per friggere
Ci prepariamo il nostro tagliere e posizioniamo la macchina per tirare la pasta.
PORTE E FINESTRE RIGOROSAMENTE CHIUSE. E' VIETATO APRIRE LE PORTE MENTRE SI IMPASTA
Noi per impastare usiamo, inizialmente, una ciotola grande.
Farina, sale, olio e ...piano piano latte-acqua che deve essere caldissimo.
Si lavora bene.
e si mette a riposare in un sacchetto per alimenti
Quanto?.. dipende dal vostro tempo... mezz'ora minimo, vanno benissimo anche due ore.
Prepariamo, intanto, il tegame per friggere. Noi, oggi usiamo olio di mais.
Nonna Martina la friggeva nello strutto bianco e profumatissimo.
Oggi è molto difficile trovarlo con quelle caratteristiche per cui friggiamo con l'olio.
Parola d'ordine: BOLLENTE l'olio deve essere bollente.
Prepariamo anche un vassoio di cartone e diversi tovaglioli di stoffa, che serviranno a coprire i vari pezzi tirarti di torta, pronti da friggere.
BISOGNA DI NUOVO CHIUDERE PORTE E FINESTRE MENTRE TIRIAMO LA PASTA.
Semplice vero? Prima si fanno dei pezzetti alti 2 cm. circa, si appiattiscono bene con le mani, si passano così una sola volta con la macchina e si ottiene uno spessore di qualche millimetro. Si mettono sul vassoio uno accanto all'altro e si coprono con i tovaglioli di stoffa. Si continua così strato su strato fino alla fine.
ADESSO SI APRONO PORTE E FINESTRE E SI PUO' FRIGGERE!
Si friggono prima da un lato e poi dall'altro, da pezzi piatti e pallidi diventano gonfi e dorati.
Si tolgono con un mestolo forato e si mettono a scolare su carta da cucina per poi trasferirli nella ciotola che andrà portata in tavola.
TUTTI A TAVOLA, DEVE ESSERE MANGIATA CALDA!
Naturalmente chi frigge deve continuare a friggere.
Andrà a tavola per ultimo, ma gratificato dai "com'è buona" ..."è speciale" ...
Allora ...un grazie Nonna Martina .... esattamente 50 anni dopo vogliamo condividere
la sua ricetta con QUANTI MODI DI FARE E RIFARE.
Lo abbiamo fatto con grande piacere ....
E vi... possiamo offrire un pezzo di torta fritta?
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Grazie ragazze, ho preso la foto ed il link, torno dopo.
RispondiEliminaBaci
Potreste spostare la data ad oggi e l'ora alle 8:00 per favore?
RispondiEliminaGrazie
ma sono gonfissimi ...molto invitanti!!!
RispondiEliminabellissima questa vostra versione senza lievito, la voglio provare. vi ho scoperte ora grazie al quanri modi e mi sono unita ai vostri lettori. Buona domenica
RispondiEliminache bel ricordo...
RispondiEliminami hai fatta emozionare
vale
Buongiorno ragazze, lieta di conoscervi! Una versione bellissima con il sapore speciale dei ricordi e della tradizione, grazie di cuore. Prendo link e foto
RispondiEliminaChe forte, senza lievito!!
RispondiEliminaE sono gonfissimi, bravissima la nonna Martina, da provare assolutamente.
Spero che siate dei nostri anche per la prossima volta.
Si posta il 6 dicembre alle 8:00 tutti insieme.
:D ;-)
Piacere. :)
RispondiEliminaMi è piaciuto molto il post e il ricordo della ricetta di vostra nonna. Proverò a farla anche senza lievito. Buona domenica.
la ricetta senza lievito è lì da tempo, ma non ho mai avuto il coraggio di farla, troppa paura di ritrovarmi con delle sottilette fritte, ma....accidenti, tu coraggio lo hai avuto, e con che risultato! complimenti!
RispondiEliminaAnna - Elena - Stefania - Vale - Ornella - Fra -
RispondiEliminaDauly
Grazie infinte a tutte
Il nostro Blog è proprio agli inizi e ci piaceva partecipare a Quanti modi di fare e rifare con la torta fritta che è la nostra ricetta del cuore.
Ci siamo molto divertite e imparato tanto dalle altre ricette postate: presentazione - fotografia - fantasia.
Allora.. al 6 dicembre e buona domenica a tutte!
si io la prendo volentieri una, visto che non le ho potute fare! Ciao
RispondiEliminaGrazie Stella della visita!
RispondiEliminaNoi siamo davvero molto affezionate a questa ricetta.
Buona giornata!
Mi ricorda di quando ero piccola e le andavo a mangiare dopo scuola.Mi sono trasferita al sud da parecchi anni volevo riprovare quel sapore.Questa ricetta è esattamente come la ricordavo.grazie nonna Martina.
RispondiEliminaAnche se la ricetta risale a qualche anno fa, volevo comunque lasciare un commento.
RispondiEliminaDalle foto la vostra torta fritta sembrava la stessa che avevo mangiato in una trattoria vicino Parma, così l'ho provata subito e...è ECCEZIONALE! Identica a quella che ho mangiato. Si gonfiava quasi a scoppiare. Grazie a voi e alla nonna Martina!
Complimenti per il blog! Visitate anche il mio che è nato da poco:
http://lievitiamo.blogspot.it/
Che bella la torta fritta non la conoscevo , la spiegazione e' molto dettagliata grazie !!!!
RispondiEliminaUn abbraccio :-))
che buone! mi ricordo da bambina la domenica mia mamma li faceva e li chiamavamo la pasta fritta.
RispondiEliminaUn po li faceva anche dolci le passava nello zucchero ci facevamo una mangiata mi ai fatto venire la voglia di farli ciao
perfetta ....! anch'io da brava parmigiana la faccio cosi senza lievito perché è cosi che si fa la vera torta fritta di parma . Grazie per averla spiegata ultra bene un caro saluto
RispondiEliminaMia nonna era di Busseto e la sua torta fritta era favolosa avevo perso la ricetta ma ora grazie a voi la ho ritrovata ora mi cimentero'grazie laura
RispondiEliminamia suocera aggiungeve alla farina, una patata.viene un pò più spessa ,e molto buona.
RispondiEliminail mio nipotino lorenzo ha detto è buonissimissima!!!!!
RispondiEliminagrazie
nonna Rita
Friggere nell'olio di mais è da scomunica, specie se si usa la ricetta senza lievito. mah...
RispondiEliminaormai la fanno in qualunque posto...non se ne puo' più...
RispondiEliminatra tortelli...chicche della nonna e torta fritta mi escono fuori dagli occhi...preferisco una lasagna fatta come si vede!